Prima parte.
Riprendiamo il nostro racconto sull’ultima edizione della Maratona di New York riportandovi come promesso le sensazioni e testimonianze dei nostri atleti impegnati nella corsa.

“L’organizzazione della gara è sicuramente di altissimo livello e si nota la grande esperienza maturata negli anni. Ogni dettaglio è curato e permette a tutti i corridori di trovarsi con facilità e di svolgere tutte le attività pre e post gara senza alcun intoppo ed affanno e questo aiuta moto anche psicologicamente. Inoltre tutte le operazioni sono sempre svolte in sicurezza con la constante presenza delle forze dell’ordine a tutelare la salvaguardia degli atleti e spettatori”.
In merito al percorso, riportiamo alcune considerazioni dei nostri corridori: “ Partire dal ponte di Verrazzano e vedere alla tua sinistra Manhattan che pian piano si illumina della luce dell’alba ti dà già una spinta notevole perché la vista d’occhio è decisamente unica! Ma la cosa che più ti impressiona ed anche che più ti aiuta, è sicuramente la presenza ai lati della strada di un pubblico a dir poco fantastico. Dal 2° chilometro, appena scesi dal ponte di Verazzano sino praticamente alla fine (con l’unica eccezione del ponte di Queensboro per ragioni di sicurezza) il tifo di milioni di persone ti accompagna costantemente. E non è solo un tifo di incoraggiamento. Mentre corri senti che queste persone che spesso puoi riconoscere come normali cittadini newyorkesi, soprattutto nei quartieri di Brooklin e Queens, riconoscono la fatica che puoi fare e la preparazione che hai seguito per essere lì e ti tributano.
Sembrano essere loro a ringraziare te che corri e non tu che ringrazi loro per essere lì a sostenerti. Il tutto attraverso un tifo che si fa sentire sopra ogni cosa e che, letteralmente, ti spinge passo dopo passo verso il traguardo facendoti dimenticare la fatica e trovando le forze necessarie per continuare con il tuo ritmo verso la finish line.” Queste sensazioni le abbiamo registrate praticamente da tutti i partecipanti alla maratona dimostrando quanto sia importante la partecipazione del pubblico agli eventi sportivi. “ L’arrivo, dopo i famosi 42.195 metri, tra due ali di pubblico festanti in una cornice come quella del Central Park ti ripaga di tutto e quando ti mettono la medaglia al collo le emozioni sono così tante e così forti da essere indescrivibili”. Tutto questo rimane sicuramente in maniera indelebile nella memoria di chi la maratona la corre ma anche di chi assiste al passaggio dei corridori.