Il nostro incontro con Elisa Zaratin

Siamo arrivati alla settima tappa del nostro campionato virtuale. L’ultima tappa ha visto gli atleti cimentarsi nuovamente nella distanza di 7 km e dobbiamo riportare che abbiamo visto notevolissimi miglioramenti delle performances in generale. Questo a dimostrare che, fortunatamente, stiamo tutti bene e che probabilmente il nostro campionato virtuale riesce a stimolarci correttamente per migliorarci e per mantenerci in allenamento. Siamo ovviamente molto contenti di tutto ciò.
Abbiamo voluto parlare anche di questo con la nostra “ospite” della nostra consueta chiacchierata del dopo tappa di questa settimana Elisa Zaratin. Elisa, per chi non la conosce, è moglie del nostro ex presidente Marco Bortolin ed ha quindi vissuto gli ultimi anni a diretto contatto con l’Atletica Mottense. Conosciamola oggi tutti un po’ meglio.
Atletica Mottense: “Ciao Elisa, grazie del tuo tempo. Iniziamo subito con una domanda ormai quasi di rito: quando hai cominciato a correre e perché?”
Elisa Zaratin: “Ciao, grazie a voi per aver pensato a me per questo spazio. Ho iniziato a correre “seriamente” verso fine 2013, inizio 2014 quando ho finito di allattare Sofia, la nostra ultima figlia. Dico seriamente perché prima di allora facevo solo qualche passeggiata e qualche leggera corsetta ma senza nessun tipo di obiettivo o di programma. Poi pian piano ho iniziato ad aggregarmi al gruppo di corridori con i quali usciva Marco ed a trovare stimolante la cosa. Da lì è nato un po’ tutto. Con lo stesso gruppo abbiamo programmato qualche corsa in montagna e mi sono appunto aggiunta. Da lì poi è venuto naturale associarmi all’Atletica Mottense.”
A.M.: “Ma allora è venuta prima la passione per la montagna oppure per la corsa su strada?”
E.Z.: “Ho iniziato correndo in pianura e facendo alcune uscite domenicali con il gruppo. Poi mi ricordo che una domenica siamo andati a Fregona e, essendo quello un percorso collinare, sono arrivata alla fine veramente stremata ed il mio pensiero per la corsa in montagna in quel momento è stato “MAI PIU’!”. Poi però ho affrontato un altra corsa in montagna/collina, probabilmente era la Marcia dei Castelli e mi sono divertita un sacco e la corsa in montagna ha iniziato ad appassionarmi veramente. E tuttora mi piace molto di più correre in montagna rispetto alla pianura e secondo me anche la mia resa è migliore in quel tipo di corse.”
A.M.: “Arrivando poi a vederti partecipare a più di qualche trail.”
E.Z.: “Sì, a parte ovviamente l’ultimo periodo di stop forzato dovuto all’emergenza sanitaria, negli ultimi anni ho preso parte a diverse manifestazioni di corsa in montagna. Mi piacciono soprattutto le Skyrace (gare in montagna con distanze da 20 a 49 km e con dislivello positivo di almeno 1300 metri n.d.r.).
A.M.: “Queste gare così impegnative le hi affrontate da sola oppure in compagnia?”
E.Z.: “Ne ho fatte sia da sola che in compagnia ma preferisco decisamente farle insieme a qualche amico. Ne ho fatte in coppia oppure con altri 2-3 corridori. È un tipo di gara che se fai insieme a qualcuno secondo me riesci ad affrontare meglio ed a supportarti a vicenda.”
A.M.: “Quindi dal 2014 ad oggi il tuo palmares si è ben riempito tra Skyrace, Gare su strada ufficiali e gare su strada non ufficiali”
E.Z.: “Sì, alla domenica partecipavo quasi sempre alle uscite dell’Atletica Mottense ed ho preso parte ufficialmente a varie edizioni del C.P.T. anche se poi con l’arrivo della bella stagione abbandonavo un po’ la pianura per avventurarmi appunto in qualche corsa in montagna.”
A.M.: “In mezzo a tutte queste corse amatoriali hai partecipato anche a gare ufficiali.”
E.Z.: “Sì, ho fatto qualche mezza maratona e ho concluso due maratone. Per me la maratona è sempre stato uno spauracchio. Avevo timore di non riuscire a prepararla adeguatamente e mi faceva veramente timore. Poi ad inizio 2018 mi hanno subdolamente incastrato per la Maratona di Treviso dello stesso anno.”
A.M.: “Cioè? Cosa intendi per incastrata?”
E.Z.: “Tra i soliti amici delle uscite domenicali abbiamo organizzato una gara di Pinza (il dolce) per il giorno dell’epifania. Chi vinceva si aggiudicava un’iscrizione alla Maratona di Treviso. Poiché tutti sapevano che io non volevo assolutamente fare le maratone, si sono tutti accordati per farmi vincere questo contest e quindi ho subito questo complotto e mi sono ritrovata iscritta alla mia prima maratona.”
A.M.: “Alla fine non è andata così male.”
E.Z.: “Sono arrivata a Treviso veramente molto tesa, quasi in fibrillazione perché la mia paura per questa distanza rimaneva intatta. Poi però tutto è filato liscio e sono riuscita a chiuderla ben oltre le mie aspettative in 3:43:17 (18° di categoria n.d.r.). Lo stesso anno mi sono iscritta a Venezia per la maratona ed avevo fatto un ottima preparazione per cercare di migliorare il risultato conseguito a Treviso. Purtroppo è stato il famoso anno dell’acqua alta a Venezia e questo ha compromesso ovviamente il crono.”
A.M.: “Hai concluso comunque quella maratona praticamente con lo stesso tempo di Treviso.”
E.Z.: “Sì, il tempo finale è stato di 3:43:57 (12 di categoria n.d.r.) e penso che se non ci fosse stato il meteo avrei potuto tentare di arrivare alle 3:30:00. Quella è stata l’ultima gara ufficiale alla quale ho partecipato.”
A.M.: “Hai sempre tempo per riprovare ad attaccare quel tempo.”
E.Z.: “In realtà ora come ora spero possano riaprire le corse in montagna.”
A.M.: “Parliamo ora un po’ del nostro campionato. Cosa ne pensi?”
E.Z.: “Personalmente è stato un vero e proprio stimolo per riprendere a correre. A causa della pandemia e delle varie restrizioni mi ero un po’ allontanata dalla corsa e dagli allenamenti costanti. Nel 2020 ho iniziato a correre un po’ in bicicletta per variare un po’ e riuscire ad uscire e vedere posti anche un po’ lontani da casa che altrimenti solo a piedi avrei fatto fatica a raggiungere. Facevo quindi meno uscite a piedi e più in bici. Il campionato mi ha riportato con “i piedi in strada” e devo dire riuscendo anche a prendermi delle grosse soddisfazioni. A onor del vero sono rimasta anch’io impressionata dai tempi che riesco a fare in queste prestazioni. Sono tempi che non ho mai raggiunto nella mia carriera podistica. Inoltre voglio assolutamente complimentarmi per l’organizzazione del campionato stesso che è di alto livello.”
A.M.: “Bene, siamo molto contenti. Probabilmente è frutto anche di tanto allenamento.”
E.Z.: “A dire il vero non faccio moltissime uscite e non seguo allenamenti specifici. Anche per questo rimango sorpresa nel vedere i miei tempi ed i miglioramenti. Però devo dire che il campionato, la squadra, il sapere che ogni 2 settimane c’è una tappa di questo campionato virtuale mi spinge a dare il massimo ogni volta. Mi ha fatto superare anche una mia paura a dare il tutto. Mi sono sempre considerata più fondista ed abituata alla resistenza sulle lunghe distanze proprio perché non sono abituata a “spremermi” cercando di dare tutto quello che si ha per una corsa più veloce. Il campionato invece, anche grazie ad alcuni compagni di corsa con i quali abbiamo deciso di fare le tappe del campionato stesso insieme, mi ha dato la possibilità di tirare fuori quella forza per spingere oltre il limite della mia testa.”
A.M.: “Vedi qualche difetto sul campionato?”
E.Z.: “Forse l’unica piccola pecca data dal punteggio risultante dai fattori quali velocità, sesso ed età alla fine penalizza un po’ i più giovani, soprattutto quelli che corrono più forte che per avere punteggi alti devono veramente correre a ritmi forsennati. Ma non è una critica all’organizzazione. È semplicemente un piccolo appunto che mi sento di fare in difesa di tutti quegli atleti che riconosco essere molto forti e che spesso non hanno punteggi così elevati.”
A.M.: “Oltre alla corsa, sia in pianura che in montagna, e la bicicletta pratichi altri sport?”
E.Z.: “Mi sono voluta iscrivere in palestra. Tra me e me mi sono sempre detta che non sarebbe stato assolutamente di alcun beneficio e invece devo dire che la palestra ti da modo di riequilibrare la muscolatura e le articolazioni. È stata una piacevolissima scoperta e mi ha aiutato moltissimo.”
A.M.: “Ultimamente ti abbiamo vista protagonista anche nel video di presentazione di MottaSport per la candidatura di Motta di Livenza a Comune Europeo dello Sport 2023. Come è stata come esperienza?”
E.Z.: “Sì, è stato per me un onore. E poter portare i colori dell’Atletica Mottense alla conoscenza anche di moltissimi altri utenti Europei mi rende orgogliosa. Tutto è filato liscio, lo staff era molto preparato ed ha saputo darmi indicazioni su cosa fare e come al meglio per ottenere il loro risultato.”
A.M.: “Siamo arrivati alla domanda finale. Chi vince il Campionato dell’Atletica Mottense?”
E.Z.: “Aspettavo questa domanda. Direi che se la giocheranno le tre squadre attualmente in cima alla classifica che sono I Nomadi, Equipe 84 e I Delirium. Sin dall’inizio ho detto che la squadra de I Nomadi era sicuramente un’ottima compagine per gli elementi all’interno della squadra. Mi piace molto la squadra Equipe 84 anche perché ha al suo interno una buona percentuale di donne e sono donne che corrono forte. Penso comunque che I Nomadi abbiano una chance in più per la vittoria finale.”
Ringraziamo Elisa e anche con lei ci siamo dati appuntamento non appena si potrà per un bel brindisi in compagnia per festeggiare non solo il campionato virtuale ma soprattutto l’amicizia e la possibilità di fare sport insieme.
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